Nel marketing, alla base di ogni risultato c’è una strategia. Oggi facciamo un tuffo nel Funnel Marketing! La parola stessa, imbuto, ci suggerisce di cosa si tratta: un modello che descrive tutte le tappe che un utente attraversa con l’azienda, prima di convertirsi in cliente.
Ma perché parliamo proprio di funnel? L’obiettivo di questa strategia è quello di creare un imbuto che attraverso i touching point riesca a convertire in clienti il maggior numero di persone in target!
Perché costruire un funnel è importante
Sì, abbiamo capito, il funnel è un imbuto che ci aiuta a filtrare e convertire i nostri clienti, ma perché è così importante? Dobbiamo ricordare che alla base di ogni rapporto tra azienda e cliente ci sono la connessione e la fidelizzazione. Per fare in modo che un cliente acquisti da noi è necessario che ci conosca e si fidi e questo è un processo lungo.
Riassumendo, la creazione del funnel è fondamentale perché:
- La vendita a freddo è difficile. Per vendere è necessario che l’utente ci conosca e si fidi di noi;
- La conversione a primo colpo è quasi impossibile.Il 97% dei visitatori di un e-commerce abbandona il sito senza effettuare l’acquisto.
A cosa si applica il modello funnel
Ora che l’importanza del funnel ci è chiara, ci chiediamo quando possiamo usare il nostro imbuto.
Il modello del funnel può essere applicato a tutti i siti web ma è efficace e utile soprattutto nel caso di e-commerce e landing page, proprio perché permette il traffico sul sito di clienti potenzialmente interessati al servizio o all’articolo in vendita, quindi clienti che hanno maggior possibilità di convertire la visita in acquisto.
E sui social? Il discorso è simile e il nostro funnel può essere applicato anche sui nostri canali social. Il segreto sta nel creare strategie adatte e specifiche per ogni social, mettendo al centro l’identificazione di un target preciso e non perdendo mai di vista il nostro obiettivo.
Il target, infatti, rappresenta una parte fondamentale per la costruzione della nostra strategia di funnel marketing. Sarà molto difficile ottenere conversioni da utenti fuori target, non interessati a priori al nostro prodotto o servizio. Qui, dunque, entra in gioco tutta l’analisi effettuata dal team di marketing in preparazione alla strategia.
ToFu, MoFu, BoFu
Ma entriamo nel dettaglio e vediamo la struttura del funnel.
Ogni modello funnel può essere costituito da diverse fasi, che raggruppiamo in tre principali categorie: ToFu, MoFu, BoFu. Vediamo insieme di cosa si tratta!
- ToFu, o Top of The Funnel: ci troviamo nella parte superiore, e più larga, del nostro imbuto. Nell’utente si genera un bisogno a cui va trovata una soluzione. Attraverso una ricerca sul web si imbatte nella nostra azienda: per lui siamo ancora sconosciuti e il rapporto è freddo;
- MoFu, o Middle of The Funnel: siamo al centro dell’imbuto e l’utente è già entrato in contatto con noi in relazione ad un bisogno specifico. In questa fase il nostro compito è quello di coccolare l’utente, creando desiderio;
- BoFu, o Bottom of The Funnel: siamo arrivati nella parte finale e più stretta del funnel e il nostro rapporto con l’utente è diventato un rapporto caldo. Siamo già conosciuti, abbiamo creato un desiderio e finalmente l’utente è pronto a convertirsi e trasformarsi in cliente.
Le fasi del funnel
Piano piano il funnel sta prendendo forma. Dopo averlo suddiviso in ToFu, MoFu e BoFu vediamo, quindi, le quattro principali fasi che compongono il nostro imbuto.
- Conoscenza: come detto, ci troviamo all’inizio del funnel e l’utente sta entrando in contatto con noi;
- Considerazione: abbiamo fatto un passo avanti, l’utente ci conosce e sa quali servizi offriamo. Ora dobbiamo chiederci come spingerlo all’azione;
- Decisione: Questa fase è fondamentale, è qui che l’utente deciderà se proseguire o abbandonare. Dobbiamo coccolare il potenziale cliente e puntare ad acquisire i suoi dati;
- Azione: siamo arrivati alla fine del funnel e l’utente è finalmente pronto per l’acquisto.
La costruzione del funnel
Siamo finalmente pronti per costruire il nostro funnel.Per farlo ci serviamo delle quattro fasi analizzate in precedenza e vediamo come muoverci in relazione al punto in cui l’utente si trova.
- Step 1: creare attenzione sul prodotto o servizio.In questa fase l’utente è alla ricerca di una soluzione al proprio bisogno ed entra in contatto con noi. Dobbiamo chiederci: attraverso quali canali siamo stati trovati? Ricerca organica o ads? Facebook o Google? Rispondere a questi quesiti ci aiuterà ad avere un’idea più chiara del cliente tipo e a strutturare quindi un funnel più dettagliato e performante, prendendo in considerazione soltanto utenti potenzialmente interessati al nostro prodotto o servizio, quindi in target;
- Step 2: creare interesse sul prodotto o servizio.In questa fase l’utente approda su una landing page: il nostro compito è quello di suscitare interesse per il prodotto o servizio di cui è alla ricerca, ponendo enfasi su tutte le qualità e proprietà dell’offerta;
- Step 3: creare desiderio sul prodotto o servizio.Ci troviamo sempre più in basso nel funnel, se l’utente è arrivato fin qui è potenzialmente davvero interessato, dobbiamo quindi approfittarne e cercare di ottenere i suoi contatti, offrendo una demo o una versione di prova gratuita del nostro servizio;
- Step 4: stimolare alla conversione.Siamo arrivati alla fine del funnel.Il lead è caldo e deve soltanto essere spinto all’acquisto. In questa fase è possibile proporre un’offerta che stimoli la conversione
Come abbiamo visto, la strategia del funnel marketing rappresenta un vero e proprio viaggio che l’utente intraprende, entrando in contatto con l’azienda attraverso diversi canali e instaurando una relazione di fiducia, sempre più calda. Se anche tu pensi che questa sia la strategia più adatta a te contattaci per maggiori informazioni.
Richiedi maggiori informazioni:
Commenti recenti